La prova del primo
#2
Premessa: chiedo venia se mi è sfuggito qualche errore.
Yotsuba to!
Yotsuba&!
(storia e disegni di Kiyohiko Azuma)
Trama
Yotsuba è una bambina vivace, ma la sua ingenuità finisce spesso nel renderla protagonista di situazioni bizzarre: arrampicarsi sui pali della luce, girare per il quartiere in pigiama, addormentarsi in un letto esposto al centro commerciale, e molto altro. Le sue avventure iniziano con il trasloco nella nuova casa insieme al padre adottivo e con la conoscenza dei nuovi vicini, la famiglia Ayase.
Disegno
Tenendo conto del tipo di opera, a livello qualitativo l’ho trovato buono, uno stile relativamente semplice per quanto riguarda i personaggi (soprattutto per i tratti facciali, di una linearità che consente una rapida recezione degli stati d’animo), mentre gli sfondi sono abbastanza curati (nella forma e nell'uso dei retini). La struttura è regolare, con un mix tra vignette chiuse e aperte, e sporadiche scene a pagina intera e a doppia pagina (modello usato per lo più come apertura dei capitoli).
Impressioni personali
Prima di leggere questo primo volume, ero dell’idea che non avrei continuato a seguire questa serie, ma a lettura conclusa mi sono dovuto ricredere: “Yotsuba to” è un’opera leggera, poco impegnativa, e che grazie ai personaggi, alle varie gag e avventure/disavventure della vita quotidiana, riesce comunque a strapparti un sorriso (e talvolta pure una risata), l’ideale per staccare dalla fruizione di opere più pesanti.
Parlando dell’edizione, quella nostrana la ritengo di livello discreto-buono. È dotata di sovracopertina, e seppur il colore della carta tendente al giallo/panna possa far storcere il naso a qualcuno, personalmente come scelta l’ho apprezzata parecchio, in quanto ritengo che la tonalità più calda abbia reso la lettura più piacevole, in linea con l’atmosfera di cui è pregna l’opera.
Otaku no Musume-san
La figlia dell'Otaku
(storia e disegni di Stu-Hiro/Stahiro)
Trama
Kanau Yukimura è una bambina di nove anni che, per la prima volta nella sua vita, riesce a incontrare suo padre, Kota Morisaki, ma quel che non si aspettava, è che quest’ultimo fosse un otaku incallito. In un ambiente particolare come quello della pensione Higan-so, riusciranno i due a convivere e ad instaurare un sano rapporto padre-figlia?
Disegno
Nel complesso a livello qualitativo l’ho trovato discreto-buono, sia per i personaggi (con l’impiego di altri stili, ad esempio il super deformed, in base alle circostanze) che per gli ambienti, con in generale un buon uso dei retini. La struttura è un mix tra regolare e irregolare, con vignette sia chiuse che aperte, e nell'intero volume è presente solo un’unica scena a doppia pagina.
Impressioni personali
In generale, come inizio quest'opera non mi è dispiaciuta, sia per il lato comico che per la trama: come si può evincere dal titolo, il contenuto verte molto sulla figura dell’otaku, riportando vari aspetti come il collezionismo di vari beni (manga, anime, doujinshi, visual novel, figures, dakimakura, etc.), con la creazione di scene comiche attraverso il contatto con qualcuno di estraneo a questo mondo, e con qualche chicca comprensibile a chi già lo conosce (ad esempio la battuta sul fatto che un personaggio, avendo oltre trent'anni ed essendo ancora vergine, sarebbe uno stregone).
L’edizione nostrana nel complesso la ritengo di livello discreto-buono; è dotata di sovracopertina, e l’unico difetto degno di nota che ho riscontrato è una piccola striscia bianca, di circa un millimetro, situata in basso e che interessa tutte le pagine del volume, andando ovviamente ad incidere sulle vignette aperte (problema di dimensionamento-stampa-taglio delle tavole? Chissà …).
Dead Dead Demon's Dededede Destruction
(storia e disegni di Inio Asano)
Trama
La vita per Kadode Koyama e le sue amiche pare trascorrere serenamente, tra impegni scolastici, sentimenti amorosi, manga e videogiochi.
Ma dietro questa pacifica quotidianità traspare un’inquietante figura: una gigantesca astronave immobile nel cielo sopra la città di Tokyo. Un’invasione aliena iniziata tre anni fa ma che dopo un’iniziale fase di panico e sconcerto, si è apparentemente arrestata, e che tuttora pare non compromettere gravemente la routine degli esseri umani. È così che Kadode e la sua più cara amica, “Ontan”, realizzano che il più grande problema dell’umanità non è l’invasore, ma essa stessa.
Disegno
Nel complesso a livello qualitativo l’ho trovato ottimo (eufemismo), non tanto per i personaggi (che comunque sono ben realizzati) quanto per gli ambienti e gli sfondi: curati, ricchissimi di elementi e di dettagli, privi di sbavature e con un largo e sapiente impiego dei retini.
La struttura è regolare, con un mix tra vignette chiuse e aperte, e con la presenza di scene a pagina intera e a doppia pagina.
Impressioni personali
“DeDeDeDeDe” è un titolo alquanto particolare: da una parte vi è la trama, dai toni drammatici di un mondo colpito dal conflitto, dall'altra c’è il lato stravagante, fonte comica dell’opera, che emerge con il comportamento a tratti lunatico di Ontan e dai discorsi esternati dai vari personaggi (e anche da alcuni degli sporadici commenti sui social network), ma più in generale, dall'atmosfera scanzonata nonostante l’evidente presenza aliena, e il tutto, porta ad una lettura dal gusto dolce-amaro. Oltre a ciò, si aggiungono vari elementi bizzarri come ad esempio il “manga nel manga” (all’inizio e alla fine del volume sono presenti delle scene di “Isobeyan”, un’opera fittizia fortemente ispirata a "Doraemon") e l'illustrazione in apertura del quinto capitolo in stile locandina film horror anni ’50.
Parlando dell’edizione, quella nostrana la ritengo di livello buono. È dotata di sovracopertina, e le prime pagine, dedicate alla prima parte di “Isobeyan” e all’indice, sono a colori.
Nota: sul sito della Panini Comics è disponibile un'anteprima del primo volume (link).
La lettura dei suddetti manga, e la conseguente stesura di questo articolo, è stata resa possibile grazie alla pubblicazione in Italia, rispettivamente, da parte di Star Comics, Magic Press e Panini Comics (Manga Planet).
Le immagini riportate in questo articolo, sono state prese da Internet ed opportunamente modificate/editate.