My Broken Mariko
(storia e disegni di Waka Hirako)
Premessa: chiedo venia se mi è sfuggito qualche errore.
ATTENZIONE: in questo articolo sono presenti degli spoiler che potrebbero compromettere la vostra eventuale lettura dell’opera.
Trama
Tomoyo Shiino sta tranquillamente consumando il suo pranzo quando, attraverso il notiziario, viene a conoscenza della tragica morte della sua amica d’infanzia Mariko Ikagawa. Shiino rimane sconvolta dall’evento, e conoscendo il suo nefasto passato, decide di sottrarre le ceneri dalla sua famiglia: inizia così il viaggio di Shiino alla ricerca della pace interiore, tra ricordi dolorosi e rimpianti.
Disegno
L’opera in questione, composta da un unico volume, nel complesso si mantiene a un livello di qualità buono: uno stile che sia per gli ambienti che per i personaggi risulta a tratti e per certi aspetti grezzo (linee spezzate, forme irregolari, dettagli rozzi), ma comunque efficace e impattante nel far trasparire le emozioni e l’atmosfera della vicenda, e che ben si sposa con il modo in cui è stato sceneggiato, riuscendo a valorizzare sia le scene più tranquille sia quelle più dinamiche (quest’ultime anche attraverso l’integrazione di linee d’effetto).
La struttura è regolare, con un mix tra vignette chiuse e aperte, mentre in termini di inquadrature, si spazia dal campo lungo-lunghissimo ai primi-primissimi piani, arrivando talvolta pure al particolare-dettaglio.
Edizione
Edito tramite J-Pop, il manga è dotato di sovracopertina e ha la prima pagina in carta patinata con un’illustrazione a colori.
Il volume include, oltre a un capitolo extra, anche un oneshot (Yiska) realizzato dalla medesima mangaka, scollegato dall’opera principale sia per personaggi che per ambientazione, con protagonisti un orfano nullatenente e un malavitoso pentito in viaggio verso il confine con il Messico.
Personalmente, tenendo in considerazione i vari elementi, ritengo l'edizione nostrana di buona qualità.
AVVISO: in questa parte sono presenti spoiler di numero e di entità maggiori, se temete il rischio di compromettere la vostra eventuale futura lettura dell’opera, potete direttamente passare alla sezione “Conclusioni”.
Riflessioni e impressioni personali
Devo essere sincero, esprimermi su questo titolo lo trovo molto difficile.
L’opera, per come è strutturata, allo stesso modo di un uragano prima ti cattura bruscamente con la tragedia della morte, e poi ti sballotta con i vari flashbacks, dove la violenza e gli abusi da parte del padre (e del fidanzato?) e le relative conseguenze sia fisiche che psicologiche (condite anche da altri fatti come l'abbandono da parte della madre), si fanno molto sentire, rinnovando e accentuando la sensazione di amarezza, da una parte per Mariko, per tutto quello che ha subìto, dall’altra per Shiino, che pur aiutandola là dove possibile, non è riuscita a salvare la sua amica dal peggiorare della sua condizione.
Sul piano tecnico della storia, sono tuttora incerto su alcuni punti:
Quanto viene raccontato è sufficiente? avrebbe giovato un maggiore sviluppo, con un intreccio più sostanzioso che mostrasse ulteriori scorci del passato di Mariko?
Oppure la ragazza è un mezzo, una “figura tipo” di cui non è necessario conoscere ogni cosa, e che ha la funzione di portare, facendovi capolino, una realtà brutale e spesso ignorata? lo scopo dell’autrice era non tanto di raccontare LA storia di Mariko, ma piuttosto quella di Shiino, e del suo contrasto a una sorta di “sindrome del sopravvissuto”, a cui anche il lettore si può associare?
Per ora non so come rispondere alle suddette questioni, posso solo limitarmi a dire che, seppur tenendole in considerazione, nella sua essenza questo titolo lascia comunque con non poco su cui riflettere, su noi stessi ma anche sulla società in cui viviamo.
I messaggi che personalmente ho scorto sono di lottare contro i propri "demoni" e i mali che ci affliggono, di sviluppare una concreta coscienza di sé e degli altri, e di prestare e accettare aiuto senza però sfociare nella dipendenza.
Ammetto di essere un po’ amareggiato dal fatto che sia stato omesso il contenuto dell’ultima lettera di Mariko destinata a Shiino (specie se in essa poteva esserci qualche info che rendesse più chiara la situazione), ma sarei altrettanto comprensivo se questa scelta fosse stata ponderata per dare una chiusura netta alla storia senza ulteriori strascichi e coinvolgimenti emotivi da parte del lettore, e in contrasto con quanto fatto finora, lasciando la lettura dell'ultima corrispondenza alla protagonista, in pura intimità.
Come voto, tenendo conto di tutti i fattori tecnici e delle mie impressioni personali, ho deciso di dargli 8-.
Conclusioni
“My Broken Mariko” è un’opera interessante, breve ma intensa,
nonché fonte di spunti di riflessione sul tema della violenza e dei traumi, e
di come questi possono influenzare le persone, sia le vittime sia chi vi assiste.
Consiglio questo titolo a chi cerca una storia di lunghezza
ridotta di genere drammatico; non me la sento di consigliarlo esclusivamente a
un pubblico adulto, ma vista la pesantezza delle tematiche e di alcune scene, invito
a tenere in considerazione la propria sensibilità prima di fruirne.
Nel caso siate interessati, potete acquistarlo dal
MangaStore di SA.
La lettura del manga, e la conseguente stesura di questo articolo, è stata resa possibile grazie alla pubblicazione in Italia del suddetto da parte della "J-Pop".
Le immagini interne al manga, presenti in questo articolo, sono state prese da Internet, ed opportunamente modificate.
I personaggi risultato molto più emotivi e si crea tutta un' altra atmosfera.
il 20/02/2021
il 20/02/2021