Mind Game
Questa storia non ha mai raggiunto una fine
No spoiler
(Ascoltami mentre leggi)
Un anime può intrattenere, emozionare o far riflettere su tematiche importanti ma resta comunque (e va bene così) qualcosa da vedere su cui poi trarre delle conclusioni; mind game invece cerca di essere assimilato in modo tale da non farci solo pensare a qualcosa ma da farci proprio cambiare il nostro modo di ragionare (che noi ce ne rendiamo conto o meno): in particolare cerca di lavorare sul modo in cui percepiamo noi stessi e di conseguenza sul modo in cui viviamo la vita.
Che riesca o meno nel suo intento, di certo questo anime è stato costruito meticolosamente sia dal lato tecnico che da quello psicologico.
ASPETTI TECNICI
Disegni
Si va da tratti duri e deformi disegnati a mano all'utilizzo di volti reali, passando per della CGI psichedelica, delle animazioni convulse e dei fondali dalle prospettive esasperate, quando coloratissimi, quando in monocromo, secondo il clima emotivo della scena.
Regia
Incredibilmente lucida nonostante il caos apparente, cita efficacemente e in scioltezza svariati stili del cinema di genere nipponico come lo yakuza, la fantascienza vintage e il pinku eiga.
Musica
Accompagna a dovere il comparto visivo tra samba scatenati, sonorità hippie alla summer of love e rapsodie per pianoforte (grazie Yoko Kanno).
Doppiaggio
Buono, per quanto spesso sguaiato o comunque enfatizzato; in ogni caso questa scelta non stona con lo stile generale dell'anime.
Sceneggiatura
Prevede una storia iniziale relativamente breve e un'ampia parte centrale onirico-introspettiva, riproponendo sul finale gli eventi visti in apertura ma interpretati in chiave differente; molto buoni i dialoghi, scorrevoli e mai banali nonostante la verbosità.
Scena fondamentale: l'incontro sulla metro.
ASPETTI PSICOLOGICI
Durante la visione mi è venuta in mente la suddivisione dei modi in cui percepiamo noi stessi proposta da Neisser negli anni '70.
Il Sé ecologico
La prima cosa che mind game fa, è quella di stravolgere l'ambiente a cui siamo abituati, buttandoci in un mondo animato da forme, colori e suoni improbabili.
Seguendo una storia, inevitabilmente una parte di noi si immedesima nei personaggi: veniamo così costretti da una confusione surreale ad azzerare il modo in cui vediamo noi stessi in relazione a quello che ci circonda, predisponendoci maggiormente a farlo da altri punti di vista.
Il Sé interpersonale e il Sé esteso
Una volta entrati in questa dimensione di cambiamento veniamo chiamati, attraverso le riflessioni del protagonista, a rivalutare come ci vediamo in relazione al nostro rapporto con gli altri e a quello che abbiamo fatto finora e che vorremmo fare in futuro, infatti osserviamo: rimpianti sulla vita sentimentale; speranza per delle ambizioni professionali; svilimento per una sensazione di inferiorità nei confronti di qualcuno; esaltazione per una sensazione di superiorità nei confronti di qualcun altro e frustrazione, poi mutata in determinazione, a causa di ingiustizie subite da persone o entità più forti di noi.
Il Sé privato
I pensieri segreti e inconfessabili, le emozioni, i sogni fatti e poi dimenticati, sono il fulcro della parte centrale dell'opera, momento in cui ogni personaggio li riversa dentro un ideale calderone dal quale usciranno sotto forma di una concreta rappresentazione sensoriale fatta di oscurità e colori, rumori e silenzio, immobilità e frenesia.
Questa è l'occasione da cogliere per essere sinceri con noi stessi, liberi da ogni condizionamento, e per scoprire cosa potremmo davvero essere capaci di fare.
Il Sé concettuale
A questo punto dobbiamo tornare con i piedi per terra e rimettere insieme i pezzi per vedere il nostro vero Io prendere vita e seguire la sua strada nel mondo, indipendentemente dalle difficoltà che potrà incontrare, sia essa una strada ordinata o una mutevole, che porti a piccole gioie quotidiane o a grandi risultati.
Grazie ad acK.it e BM Zone.
Movie - 2004 4 - 1 episodi
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