Saya no Uta

The Song of Saya

 Attenzione: questo articolo, per il prodotto e i contenuti trattati, è da considerarsi come NSFW (Not Safe for Work). 

 Questo gioco contiene elementi non adatti a un pubblico sensibile e/o non maturo: sangue, gore, violenza di vario genere (fisica e sessuale). 

Premesse: 

- al momento, quest'opera non è ufficialmente disponibile in italiano;

- all’interno di questo articolo sono presenti degli spoiler che potrebbero compromettere la vostra eventuale fruizione dell’opera.


Trama

La tranquilla vita di Sakisaka Fuminori viene stravolta in seguito al suo coinvolgimento in un grave incidente, in cui non solo hanno perso la vita entrambi i suoi genitori, ma dopo essere stato salvato grazie a un delicato intervento al cervello si ritrova a soffrire di una debilitante e atroce forma di agnosia che interessa tutti i suoi sensi: il mondo gli appare come ricoperto/costituito di carne, viscere e sangue, ogni profumo è nauseabondo, ogni cibo è disgustoso, ogni suono è cacofonico, ogni cosa al tatto è viscida; come se non bastasse, le persone che lo circondano, inclusi i suoi amici, gli appaiono come dei mostri abominevoli.

Nonostante il trauma iniziale e i problemi scaturiti da questo disturbo, è riuscito a farsi dimettere dall’ospedale, e tentando malamente di mascherare il suo disagio cerca di andare avanti con la sua vita; se non ha ceduto alla pazzia è grazie al supporto di Saya, l’unica figura umana in grado di offrire conforto a tutti i suoi sensi, spossati da quel mondo repellente in cui trova difficile vivere. Chi è Saya? Riusciranno gli amici di Fuminori ad alleviare le sue sofferenze?

Video Promozionale


Personaggi e character design

- Sakisaka Fuminori, il protagonista principale, studente universitario di medicina.

In seguito a un grave incidente ha perso entrambi i genitori, e nonostante ne sia uscito vivo, la sua percezione del mondo è stata alterata, catapultandolo in una realtà orrifica e ripugnante. Dopo l’incidente, anche la sua personalità è mutata, diventando più freddo e distaccato, dimostrandosi il più delle volte profondamente infastidito nell’interagire con altri individui al di fuori di Saya.

Doppiatore: Hikaru (Lancer di ”Fate/Zero”)

- Saya

L’unica figura umana che Fuminori ha incontrato dopo essersi ripreso dall’intervento; si sono conosciuti per puro caso nell’ospedale in cui era ricoverato, durante una delle sue esplorazioni notturne, e fin da allora i due hanno continuato a rivedersi. Dopo aver rivelato di essere alla ricerca del padre, Fuminori l’ha invitata a stare a casa sua, offrendosi anche di aiutarla nella sua ricerca.

Doppiatrice: Kawamura Midori (Magical Ruby di ”Fate/Kaleid Liner Prisma Illya”)

- Tsukuba You, studentessa universitaria e amica di Fuminori.

In parte sotto la pressione dei suoi amici, si è avvicinata a Fuminori, dichiarandogli di volersi mettere insieme a lui; dopo l’incidente il rapporto tra i due ha subito una brusca interruzione, nonostante ciò, i sentimenti e l’interesse nei suoi confronti sono rimasti invariati. È una ragazza timida ma di natura gentile, preoccupata per le condizioni in cui versa Fuminori.

Doppiatrice: Yazawa Izumi (Tabata Yui di ”H2O: Footprints in the Sand”)

- Tonoo Kouji, studente universitario, amico di Fuminori e fidanzato con Oumi.

Di carattere affabile, nella cerchia di amici di Fuminori è uno tra quelli più preoccupati per la sua salute e il suo stato mentale, nonché uno tra quelli più accondiscendenti del gruppo nel perdonare la sgarbataggine del suo amico, impietosito dalla situazione in cui si trova; spera, sopportandolo e dandogli tempo, di poterlo in qualche modo aiutare a riprendersi completamente dall’incidente.

Doppiatore: Kataoka Daijirou (Gabriev Gourry di “Slayers”)

- Tanbo Ryouko, chirurga.

Segue lo stato di riabilitazione di Fuminori nelle sue visite periodiche. Una persona intelligente e perspicace, seppur non sia una psichiatra, è riuscita a scorgere il malessere interiore di Fuminori, nonostante quest’ultimo si ostini a non comunicare i sintomi della sua debilitante condizione.

Doppiatrice: Satou Makoto (Tsukasa di ”.hack//Sign”)

- Takahata Oumi, studentessa universitaria e fidanzata con Kouji.

Sebbene sia una persona cordiale, non nasconde l’irrequietezza e l’irritazione nei confronti di Fuminori, sia per il suo atteggiamento seccato e sgarbato sia per il modo freddo con cui tratta la sua amica You, a cui è molto legata.

Doppiatrice: Kaibara Elena (Shiina Miyako di ”Maji de Watashi ni Koi Shinasai!”)



Nel complesso, il character design lo ritengo di buon livello sotto l’aspetto grafico (per gli sprites e in alcune CGs viene adottato uno stile più grezzo per i contorni e per certi dettagli, per esempio le piegature dei vestiti) e buono-ottimo per quanto riguarda le personalità.

Per quanto concerne il doppiaggio, ritengo la scelta del cast e la resa di buon livello, riuscendo a valorizzare le personalità e gli stati d’animo dei personaggi; da tenere in considerazione anche l’effetto di distorsione della voce secondo la percezione di Fuminori (e non solo), che rende la fruizione dell’opera ancora più coinvolgente.


Nota: i personaggi qui riportati non rappresentano la totalità delle figure presenti nell’opera, parte di essi sono stati omessi per l'esigua quantità di informazioni sul loro conto, la loro rilevanza all'interno dell'opera e per limitare gli spoiler.


Ambientazione, design e regia

Nel complesso, sul piano qualitativo, li ritengo a livello buono-ottimo; in termini di quantità, quest’opera dispone di un discreto numero di fondali, sia di ambienti esterni che interni. Stilisticamente parlando, in questa visual novel vengono utilizzati per lo più foto reali modificate tramite filtri e immagini di ambienti 3D pre-rendrerizzati.

Riguardo all’entità di sfondi presenti bisogna anche considerare le variazioni in base al periodo della giornata, al contesto e alla percezione di Fuminori

A livello di regia, un elemento di nota è lo scambio dello sfondo con un oggetto, un passaggio che talvolta avviene per spostare l’attenzione del giocatore dall’ambiente in cui si sviluppa la scena e focalizzarla appunto su uno specifico oggetto, ad esempio durante una chiamata telefonica il fondale può essere sostituito dall’immagine di un cellulare.

Nonostante la quantità e la varietà di fondali, bisogna dire che la camera è pressoché statica, l’unica eccezione di nota è una CG appartenente a una specifica route, caratterizzata da un movimento orizzontale: una scelta forse dovuta al formato originale dell’opera in 4:3 (in un 16:9 penso l’immagine sarebbe entrata tutta nella schermata senza problemi), ma indipendentemente dall’origine volontaria o meno di questa decisione, essa non solo spezza la monotonia di una predominante assenza di movimento di camera ma nel suo piccolo riesce anche ad amplificare il lato drammatico della scena.


Info e modalità di gioco

La visual novel in questione è stata sviluppata dalla Nitro Plus (famosa per aver lavorato a diverse opere di rilievo tra cui “Steins;Gate”, di cui esiste anche l’adattamento animato) e fu rilasciata sempre da quest’ultima in Giappone nel dicembre del 2003, mentre la versione inglese debuttò nel mercato solo nel 2013 tramite JAST USA, la quale pare si sia affidata a una traduzione amatoriale pubblicata su TLWiki.

Sempre JAST USA in collaborazione con Kagura Games ha rilasciato nel 2019 una nuova versione del gioco, cambiando l’engine, inserendo immagini a una maggiore risoluzione e rimettendo mano alla traduzione, nonché offrendo una migliore compatibilità con i sistemi più recenti.

Il gioco presenta un sistema di scelte, e si può decidere tra tre routes.

Come tempo di gioco, stando all’attuale sistema di misurazione di Vndb, la VN viene etichettata come di lunghezza “breve” con una media di poco più di 6 ore: personalmente ho intrapreso tutte le routes disponibili, senza ricominciare da capo alla conclusione di ognuna ma caricando direttamente il salvataggio delle scelte decisive, e per completarlo ho impiegato circa 8 ore.


L’interfaccia è semplice e funzionale, in questo caso le varie funzioni non sono fissate in qualche punto della finestra ma vengono visualizzate in un menu a comparsa che si apre cliccando con il tasto destro del mouse o premendo il tasto “M”. Nell’elenco non solo vengono riportate le funzioni disponibili ma anche le relative shortcuts (parzialmente esplicitate nel manuale che si può trovare tra i files del gioco).

La parte che salta all’occhio è la finestra di testo che occupa quasi tutta la schermata di gioco, la cui opacità non può essere modificata. Una piccola chicca è l’icona animata di fine testo, che varia in base alle circostanze, avvertendo se il testo continua nella medesima finestra o se ne verrà aperta un’altra completamente vuota al prossimo click.

I dialoghi precedenti sono rifruibili attraverso il sistema backlog, tuttavia non ho riscontrato la possibilità di poter saltare direttamente a scene antecedenti, costringendo quindi il giocatore a dover caricare dall'ultimo salvataggio effettuato.

A livello di configurazione, c’è il minimo indispensabile: regolazione della velocità di comparsa del testo, della modalità “auto”, del volume audio (musica, effetti, voci, sistema), etc.

Le opzioni di nota sono sicuramente quelle della censura per il gore, che interviene sia sui fondali sia sulle CGs, e la possibilità di modificare il rapporto d’aspetto direttamente dal gioco in base all’hardware o al monitor (personalmente consiglio di giocarla a 4:3). 

(esempio di confronto della censura dei fondali: senza censura, sfocato, oscurato, oscurato+sfocato)

Un’altra chicca è l’opzione che, se attivata, porta il gioco a creare dei salvataggi automatici quando appaiono le scelte (vengono collocati nella cartella “Quick save”).

Nel menu principale si possono trovare anche le sezioni “CG Library”, in cui vengono raccolte le varie CGs una volta sbloccate (alcune immagini sono differenti se è attiva la censura), e la “Sound Library”, in cui sono riportate tutte le BGM, disponibile una volta concluso il gioco.


Colonna Sonora

Realizzata da Zizz Studio, nel complesso le varie tracce musicali riescono a ben accompagnare la run di gioco, con BGM che riescono ad esaltare sia le scene più calme che quelle pregne di tensione, nonché quelle macabre e violente. 

La VN non contiene alcuna sigla di apertura, tuttavia ha due ending, Garasu no Kutsu”  e Saya no Uta, entrambe cantate da Kanako Itou, la prima è caratterizzata da un tono più vivace mentre la seconda invece è più calma e malinconica, azzarderei dire pure romantica.

Premetto che, seppur non egualmente, tutta la colonna sonora mi sia piaciuta, oltre alle due EDs (e in particolare la seconda), tra le mie tracce preferite ci sono:

- SABBATH

- SPOOKY SCAPE

- SONG OF SAYA I  | SONG OF SAYA II

- SIN

- SUNSET

- SCARE SHADOW


Effetti sonori e gestione dell'audio

Generalmente su questi aspetti non mi esprimo perché, sebbene siano presenti nei prodotti “artisticamente più complessi”, spesso non risaltano e/o non incidono particolarmente sull’esperienza di gioco … ma parlando di un’opera il cui genere di appartenenza non può trascurare il riuscire a creare l’opportuna atmosfera, non posso evitare di spendere qualche riga a riguardo.

Nel complesso, vi è una buona gestione dell’audio, sia per quanto riguarda i rumori (passi, tasti del cellulare, pagine sfogliate, etc.) sia dei suoni ambientali (talvolta gravi e di lunga durata, in altri casi brevi e d’impatto -per intenderci, se avete giocato a minecraft, alcuni potrebbero farvi vagamente ricordare i “suoni delle caverne”-).

Le BGM non sono onnipresenti, vi sono infatti delle scene in cui regna il silenzio (interrotto al massimo da qualche effetto e/o dalla voce dei personaggi) oppure in cui vengono usati dei suoni ambientali permanenti, il tutto sempre nell’ottica di creare e mantenere un’atmosfera pregna di tensione.


Scrittura

Un altro aspetto su cui ho voluto soffermarmi è appunto la scrittura: generalmente, quando approcciamo questo media, si pensa a una struttura che si avvicina a quella del copione, quasi del tutto costituita dalle battute dei personaggi (con il nome di chi le recita esplicitato), con l’aggiunta dei pensieri e delle percezioni del personaggio che impersoniamo (in prima persona).

In questo caso, l’opera si presenta come peculiare ed eterogenea: la narrazione dal punto di vista di Fuminori è in prima persona, mentre quella esterna a lui (Kouji, Ryouko, etc.) è in terza persona; oltre a ciò, a livello di stile ci si allontana da quella classica del “copione”, tendendo invece a quella del romanzo, dove le battute sono spesso accompagnate da azioni, con quest’ultime che in certi casi spezzano i dialoghi (su quest’ultimo punto, la ritengo una scelta discutibile, non per gusto personale ma per il fatto che l’opera è stata doppiata e trovo brutto che la battuta nella sua forma scritta venga spezzata quando in quella vocale viene recitata integralmente).

Esempio:

“Come ho detto,” Fuminori sobbalzò, senza curarsi di attenuare il senso disagio che provavano i suoi amici “oggi ho la mia visita di controllo. Devo andare.”

Dato che parliamo di scrittura, un piccolo excursus sulla traduzione: sebbene non abbia i mezzi per definire l'attendibilità o meno del lavoro in generale e l’entità delle inesattezze, seppur da profano posso riportare che, come già mi è capitato altre volte, chi si è occupato di traduzione-adattamento si è preso delle licenze che avrebbe fatto meglio a non concedersi, anche se si trattano di piccolezze/sfumature.

Esempio:

Sia nel doppiaggio che nel testo in giapponese, vi è una scena in cui Koiji recita “くそ” (kuso) e “畜生” (chikushō), termini che spesso vengono utilizzati in momenti di concitazione e che si possono tradurre come “dannazione", "maledizione", "merda” … nell’edizione in inglese sono stati entrambi adattati-tradotti come “muori”.


Note

Come ho riportato all'inizio dell’articolo, questa VN non è ancora stata ufficialmente tradotta in italiano, quindi per chi non ha familiarità con la lingua originale (o con il cinese e il francese), legalmente è reperibile solo la versione con il testo in lingua inglese e doppiaggio in giapponese.

Per dovere di cronaca, su Vndb viene segnalata la presenza di una patch con una traduzione amatoriale in italiano rilasciata da un gruppo denominato “New Dawn Project”: non avendo grandi difficoltà a leggere testi in inglese non ho preso in considerazione l’idea di scaricarla, pertanto non posso esprimermi sulla sua qualità, compatibilità, etc.

Esistono due versioni del gioco:

- la versione “non integrale” di Steam (i contenuti rimossi non sono specificati, ma probabilmente sono state tolte le scene di sesso);

- la versione +18, acquistabile in forma integrale direttamente da JAST USA o da altri rivenditori, tipo FAKKU, o in alternativa, è possibile acquistare la versione base di Steam e il DLC reperibile sempre tramite JAST USA; nelle scene di sesso, i genitali non sono interessati dalla classica censura a mosaico.

(La scena meno esplicita che sono riuscito a mettere: un tenero scorcio di Fuminori e Saya, un attimo di riposo dopo una spossante sessione di “ginnastica da letto” =^] )


IMPORTANTE: è possibile che vengano riscontrati alcuni problemi di tipo tecnico, tra cui ad esempio l'assenza dell'audio: per risolvere ciò dovrebbe bastare il cambio delle impostazioni audio, regolando il formato/la qualità a "CD" (44100 Hz) -a me risulta che funzioni anche a "DVD"-.


 AVVISO: in questa parte sono presenti spoiler di numero e di entità maggiori, se temete il rischio di compromettere la vostra eventuale futura fruizione dell’opera, potete direttamente passare alla sezione “Conclusioni”  

Esperienza di gioco e impressioni personali

Quello dell'orrore è un genere di cui raramente mi interesso, soprattutto perché mi risulta difficile trovare delle opere che a prima vista mi sembrino valide per approcciarlo, senza che prevalga il timore di ritrovarmi davanti a lavori mediocri, o peggio, che scadono nel trash o in banali “bubù settete”.

“Saya no Uta” è un titolo che sebbene abbia diversi anni sulle spalle pare godere tuttora di una certa popolarità, finendo più volte a fare capolino tra i giochi consigliati; e di recente, incuriosito dalle peculiari immagini di anteprima e volendo uscire dalla mia “comfort zone” fatta per lo più di romakome, ho deciso quindi di recuperarla, non solo nell’ottica di ampliare i miei orizzonti ma anche di recuperare quello che non penso sia errato definire un pezzo di storia del media.


Nonostante la sua modesta lunghezza e un dettaglio che fin dall’inizio si presta alquanto facilmente a speculazioni (e quindi ad attenuare il “colpo di scena”), quest’opera mi è piaciuta moltissimo, sia per la storia in sé che per l’atmosfera, ma soprattutto per i personaggi più rilevanti:

- Fuminori, un individuo qualunque catapultato in un incubo da cui sembra non potersi svegliare. È un personaggio interessante, a tratti affascinante per quella sua fumosa incoerenza (che a mio dire lo rende anche più reale) dove lui è consapevole che quegli abomini sono normali esseri umani ma per cui non si fa problemi a respingerli, a ferirli emotivamente e addirittura ad ucciderli se lo ritiene necessario (un’avversione che già nelle prime righe si può scorgere), dove esitazione e rimorsi sono flebili echi della sua umanità. Per me questo aspetto, insieme al fatto dell’oggettiva visione distorta, pone diversi interrogativi: il protagonista è veramente cattivo? vista la sua condizione, si possono giustificare le sue azioni? possiamo condannare il suo allontanamento dalla società e la sua individuale ricerca della felicità? siamo certi che al suo posto avremmo agito diversamente?

- Saya, quanto ha di “mostro” e quanto ha di “umano”? Tuttora mi risulta difficile determinarlo, soprattutto se si considera che la suddetta entità deve parte del suo essere alla fruizione di materiale non solo scientifico ma anche letterario, tra cui anche molte opere romantiche: è un mero organismo calcolatore, che “pensa” e agisce sulla base dei dati ricevuti? la sua personalità, i suoi sentimenti e le sue dimostrazioni di affetto sono genuini o artificiosi? non è che forse, come viene da pensare, non è poi così diversa da ciò che siamo noi? 

- Ryouko, una figura forse per certi aspetti non molto approfondita, ma che ci regala un delizioso contrasto, tra la sua iniziale pacatezza e razionalità, e il progressivo emergere della sua paranoia (che a primo impatto potremmo definire folle), che la spinge a tenere appresso un arma addirittura mentre dorme. La si può definire la senpai di Kouji, la prima vittima di quel cupo terrore cosmico di stampo lovecraftiano, la cui tranquillità è stata gravemente turbata dall’ignoto e da ciò che in esso può risiedere.

- Kouji, analogamente a Fuminori, è anch’esso un individuo qualunque che viene catapultato in un incubo da cui pare non potersi svegliare (seppur in una diversa accezione), ma che ironicamente è in contrapposizione al protagonista principale. La forza di questo personaggio all’interno dell’opera ritengo che sia la facilità con cui il lettore può identificarsi, la sua estraneità e ordinarietà lo rende un perfetto “guscio vuoto” con cui ci si può immedesimare nella progressiva discesa nell’abisso dell’ignoto e della follia.


Insomma, nonostante le poche ore di gioco che servono per completarlo, questo è un titolo che riesce a fornire diversi spunti di riflessione, dalla nostra posizione nell’universo fino alla morale, nel domandarci a ciò che siamo disposti a sacrificare per la nostra felicità e tranquillità.


Nel complesso posso dirmi molto soddisfatto, è stata un’esperienza molto piacevole e che nel suo piccolo mi ha arricchito, oltre che aver riacceso la mia curiosità nei confronti di un genere e di un tipo di opere di cui sono un fruitore occasionale.

Come voto, tenendo conto di tutti i fattori tecnici e delle mie impressioni personali, ho deciso di dargli 9.


Conclusioni

“Saya no Uta” è una visual novel che, nonostante la sua “età” e alcune piccole pecche, risulta essere un titolo intrigante e godibile da giocare.

Tenendo conto delle versioni disponibili e dei contenuti (nudità, sesso, sangue, gore e violenza di vario genere), consiglio questo titolo a chiunque cerchi un’opera di genere horror di breve lunghezza.





Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito Vndb e sui vari siti ufficiali dell'opera.




La fruizione della visual novel, e la conseguente stesura di questo articolo, è stata resa possibile grazie all'edizione inglese della "JAST USA".

Le immagini/gif riportate in questo articolo, sono state prese da Internet o direttamente tramite screenshot/registrazione del gioco, ed opportunamente modificate/editate.


Usui Lildaypay Ehi @alexius, ormai sei il recensore ufficiale di Visual Novel qui su SA :D
Ma quando avremmo il piacere di avere una tua opinione sul famoso "Doki Doki Literature Club!" ?
sono troppo curioso :)

ps. ottimo articolo come sempre

il 29/10/2021
Marco Di Natale Titolo alternativo : Kara no chaos head
il 29/10/2021
Alexius de Parthenope @Dave: grazie, in effetti penso di avere il monopolio del tema su SA 😏 🥇
"Doki Doki" è un titolo che conosco da diversi anni ma non l'ho mai provato (comunque per la sua popolarità conosco già gli eventi più impattanti), sinceramente non so se e quando lo giocherò, e nemmeno se ci farò un post/articolo, anche perché da quel che ricordo dal video Fraws di PDV c'erano dei livelli di fruizione/esplorazione del gioco di cui non so nemmeno se riuscirei ad accedere 😰

@Marco: "Kara no Shoujo" e "Chaos;Head"? Entrambi li conosco ma non li ho mai giocati, peccato per la mancata localizzazione del secondo nel mercato occidentale, almeno il primo pare si trovi su Steam, mi auguro sia una versione integrale 👀

il 29/10/2021
Marco Di Natale No mi riferivo a kara no kyoukai per ľincidente che fa vedere cose strane al protagonista e poi le visual novel di Nasu sono famose per le loro versioni "integrali " ( anche se kara no kyoukai si salva essendo una light novel )
il 29/10/2021
Saigo No Pulsar Se mi metti il tag NSFW almeno una vagina pixelata me la voglio vedere per farmi una idea 😂
il 29/10/2021
Alexius de Parthenope @Saigo: in questo caso con le immagini ho preferito essere un po' più pudico (ho perfino censurato parte dell'immagine della libreria delle CGs, che oltre a degli spoiler riportava qualche scena delle suddette sessioni di “ginnastica da letto”), anche per evitare di fornire "materiale di distrazione" che distogliesse l'attenzione dalla lettura dell'articolo 😏
il 29/10/2021
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