Tensei Shitara Slime Datta Ken
Mi sono Reincarnato in uno Slime
That Time I Got Reincarnated as a Slime
(storia di Fuse, disegni di Mitz Vah)
Light novel - Volume 1
Prefazione
Quello delle light novel è un mondo che in passato avevo già timidamente approcciato, talvolta anche facendovi capolino alla ricerca di titoli interessanti, ma su cui non ho mai investito grande interesse, al contrario di quanto ho fatto per altri media come anime, manga o visual novel.
In termini di offerta, in Italia il mercato di LN è assai risicato, ma con il debutto della “Dokusho Edizioni”, una casa editrice nata di recente che ha come obiettivo investire sul suddetto media portando opere inedite nel nostro paese, da curioso e appassionato di ciò che gli artisti del Sol Levante in generale producono ho deciso di comprare questo volume, non solo per sostenere concretamente l’esordio dell’editore ma anche per fruire di questo tipo di opera comodamente nella mia madrelingua e per tastare la qualità del prodotto.
Trama
Satoru Mikami, impiegato trentasettenne, conduce una monotona vita da scapolo, ma la sua piatta quotidianità viene stravolta nel momento in cui, difendendo un suo collega, viene pugnalato da un rapinatore, e ferito gravemente, finisce per perdere conoscenza. Al suo risveglio, non solo realizza di non essere morto, ma anche di trovarsi in un luogo sconosciuto sotto forma di uno slime; esplorando il posto scopre di trovarsi in una caverna, e mentre cerca di orientarsi e prendere confidenza con il suo nuovo corpo finisce per incontrare Veldora, il Drago delle Tempeste, con cui si intrattiene per ottenere ulteriori informazioni. Diventati amici, Satoru riceve dal drago un nuovo nome, Rimuru, e dopo averlo aiutato, si appresta a trovare un’uscita verso la superficie: inizia così l’avventura del piccolo slime.
Disegno
In questo primo volume sono presenti varie illustrazioni, oltre a quella riportata sulla copertina e sulla sovracopertina si hanno altre due immagini a colori (la prima a doppia pagina con alcuni personaggi, la seconda a pagina singola con Shizue -la ragazza in copertina- come soggetto), ve ne sono altre in bianco e nero sparse per tutta l’opera, di vario formato (a pagina intera, a pagina intera più una parte di quella a fianco, a pagina doppia ma solo sulla parte inferiore) e in vari contesti, dalla classica illustrazione per aiutare a visualizzare la scena del momento fino a qualche bozza e alle immagini di status dei singoli personaggi (per intenderci, sono dei riepiloghi delle abilità -senza statistiche- che ricordano vagamente le schede di “Dungeons & Dragons”).
Sul piano qualitativo, nel complesso ritengo i disegni di livello discreto-buono, con uno stile a matita a tratti abbastanza grezzo sia nei lineamenti che nei riempimenti; l’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso è come alcune immagini non mi risultino “limpide” nella loro fruizione, come ad esempio l’illustrazione a colori dei personaggi, che mi è sembrata piatta e al contempo caotica, e sinceramente al momento non ho ancora realizzato quale sia il problema effettivo (mala impostazione? spessori delle linee troppo simili tra oggetti-ambiente e personaggi? palette dei colori limitata? una concausa dei suddetti? non saprei …).
Edizione
Come già anticipato, l’opera è edita tramite “Dokusho Edizioni”, e in generale come edizione la reputo di qualità buona-ottima, sia come materiali (volume dotato di sovracopertina, copertina flessibile, carta color avorio -l’ideale per opere più testuali che visive-) sia come stampa.
Seppur per delle piccolezze, comunque da segnalare per dovere di cronaca, non posso giudicarla come perfetta: mettendo da parte la traduzione (per cui non dispongo dei mezzi e delle competenze per valutarla), sul piano oggettivo ho riscontrato un paio di errori (del tipo “maldetto” invece di “maledetto”) mentre su quello soggettivo ho ritenuto opinabile la presenza del termine “flexare” (va bene che l’opera ha un target prevalentemente giovane e che la lingua non debba essere monolitica e stagnante, però … per un personaggio peculiare o un contesto più informale lo avrei anche capito, ma non mi è parso quello il caso). Nonostante le suddette piccole pecche, queste ovviamente non intaccano in modo considerevole la complessiva qualità del prodotto.
Impressioni personali
Avendo recuperato il relativo adattamento animato circa tre anni fa è inutile dire che nella mia fruizione certi colpi di scena hanno perso il loro impatto originale, ma un po’ grazie al tempo passato che ha offuscato i miei ricordi e un po’ per il livello di immersività della narrazione, posso dire che questa è stata comunque una lettura piacevole.
Come esordio, l’ho trovata un’opera tutto sommato leggera nel suo sviluppo, ma che non lesina nel riservare dei momenti drammatici, alternando quindi momenti comici (per situazioni particolari e per i commenti del protagonista) ad altri dai toni più cupi (sotto questo aspetto, la regina di questo volume è sicuramente Shizue).
Come contenuti e edizione sono rimasto soddisfatto dell’acquisto e sono dell’idea di prendere anche il prossimo volume; tuttavia, non sono certo di recuperare anche i numeri successivi, un po’ per quella leggerezza di fondo che non mi sta spronando a continuarla, un po’ per lasciare spazio (e pecunia) ad altri titoli, tra cui la prossima imminente uscita dell’editore, il primo volume de “Il monologo della Speziale”.
Come voto, tenendo conto di tutti i fattori tecnici e delle mie impressioni personali, ho deciso di dargli 8-.
Conclusioni
“Mi sono Reincarnato in uno Slime” è una light novel che nel complesso, considerando il genere e i toni abbastanza leggeri, risulta piacevole da leggere.
Consigliata a chi cerca un’opera “isekai-fantasy” del genere “avventura” e “azione”.
Nel caso
siate interessati, potete acquistarla direttamente dall’editore o
tramite rivenditori come Amazon.
La lettura della light novel, e la conseguente stesura di questo articolo, è stata resa possibile grazie alla pubblicazione in Italia della suddetta da parte della "Dokusho Edizioni".
Le immagini di questo volume riportate nell'articolo sono state prese da Internet (editore e wikia) ed opportunamente modificate.
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