Maeda is Guide: In viaggio verso Dowa
Guida semiseria sul mondo di ACCA-13
Nata dalla penna della prolifica mangaka Natsume Ono (nota per le serie di "Ristorante Paradiso" e "Saraiya Goyou") e serializzata sulla rivista Big Gangan di Square Enix da Giugno 2013 fino a Ottobre 2016 , la serie di ACCA 13-ku kansatsu-ka è poi sbarcata nel 2017 sulle TV giapponesi (e in seguito da noi grazie a Dynit e VVVVid) grazie all'adattamento di Madhouse diretto dal director Shingo Natsume (già regista della season one di "One Punch-Man" e del recente "Sonny Boy").
Fra intrighi politici, dolci appetitosi e tanto tanto tabacco, la storia dello scroccasigarette Jean Otus alle prese con i venti di un colpo di stato imminente si svolge in un mondo pulsante, sfaccettato e ottimamente studiato e strutturato.
Volevo dunque improvvisare una sorta di guida (rigorosamente NO spoiler) che approfondisse le varie aree del regno di Dowa, cercando di illustrarne gli aspetti principali e le tradizioni. Perciò preparate pure i bagagli, che si parte per questo viaggio sulla strana isola a forma di uccellino.
Un'infarinatura generale
Prima di andare a visitare i singoli distretti è doveroso avere un'infarinatura sulla struttura politica dell'isola (ovviamente senza spoiler):
Organizzazione Politica
Il regno di Dowa è una monarchia federale che riunisce dentro di sé 13 distretti, dei veri e propri stati autonomi del tutto diversi fra di loro per architettura, condizioni climatiche ed economiche e per usanze del tutto uniche. Da oramai tantissimi anni alla famiglia reale si accompagna un'agenzia indipendente che ha lo scopo di garantire l'unità e la sicurezza del regno, pur con la precisa limitazione di non dover assolutamente intervenire negli affari interni dei singoli distretti: l'ACCA.
Avendo questo ruolo di garante, l'agenzia si è ramificata in varie filiali disposte nelle 13 aree e gestite da appositi supervisori nominati dalla sede centrale. Sebbene dopo anni di servizio la sua utilità cominci ad essere messa in discussione...
Organizzazione amministrativa
Gli organismi cardine del regno di Dowa sono essenzialmente 3:
La famiglia reale
L'ACCA (che racchiude in sé le forze di polizia, vigili, medici, etc.)
Il parlamento (nato come elemento estraneo all'agenzia ACCA)
Struttura gerarchica dell'ACCA
L'ACCA è capitanata dai 5 segretari:
Pine, Grossular, Lilium, Spade e Pastice
A cui rispondono il Direttore generale e il vice-Direttore generale
Ai quali loro volta rispondono i direttamente i direttori delle varie filiali...
...e si è capito l'antifona.
Infine, risulta interessante analizzare il ruolo invece del dipartimento di ispezione, ovvero il posto di lavoro del nostro protagonista Jean.
Dato che, come abbiamo detto, l'agenzia agisce nelle varie province attraverso le proprie filiali, è ovvio che sia doveroso tutelarsi e controllare che non si verifichino episodi di corruzione o attività sospette. Per questo motivo, nell'organigramma delle filiali sono integrati membri esterni che inviano continuamente report al dipartimento di ispezione che, a sua volta, a periodi irregolari invia un agente a far personalmente un check degli uffici locali.
Il simbolo della nazione
Lo so, questo è l'unico punto interessante di questa parte introduttiva. Beh, allora perché questo bell'uccellino rosso è il simbolo della nostra agenzia parastatale? Cosa rappresenta? Questo tenero iconico pennuto che dà il nome all'ente rappresenta la pace e l'unità del regno, essendosi estinto un anno prima alla fondazione di quest'ultimo.
R.I.P.
Bene, è finita fra le lacrime la noiosa lezione di storia politica. Ora abbiamo tutti gli elementi per iniziare il nostro tour.
La provincia di Peshi
Data la conformazione morfologica dello stato è piuttosto scontato scovare la somiglianza con il simbolo onnipresente nella serie, perciò possiamo partire subito a "sezionare" il nostro amabile volatile, cominciando dalla provincia di Peshi.

Situato sulla coda del nostro pennuto, la quale si trasforma in una versione scandinava del Peloponneso, il distretto di Peshi è il principale sito portuale della nazione. Non viene menzionato molto nel corso della serie animata, ma senza dubbio è il centro dell'attività mercantile e di pesca del regno e ciò si riflette in modo evidente nel design delle divise degli ufficiali ACCA dell'area. La fonte di ispirazione del profilo urbano dell'isola risiede molto probabilmente nelle città portuali mittel-europee (tipo Rotterdam) o nordiche (Copenhagen?), a causa del design sobrio ed elegante della vista affacciata sul mare.
Perciò non c'è cosa migliore che dedicarsi a della sana e rilassante pesca (magari con la mosca, così facciamo felice Koharu di Slow Loop) o farsi un bel giro in barca, a patto di levarsi dalla mente l'idea di farsi un tuffo in mare, sempre che non si voglia provare un'innovativa terapia ipotermica.
La provincia di Rokkusu
Beh, procediamo con la nostra esplorazione percorrendo la scia delle montagne e raggiungiamo Rokkusu (nomen omen...). Accanto a una prospera città marittima ci voleva senz'altro una bella landa desertica, ricca di lunghe catene montuose e profondi canyon impervi.
Un territorio sicuramente ispirato al Far west Hollywoodiano e abitato da affascinanti bishoni dai capelli lunghi (pure l'ispettore Sandpiper ha scelto di seguire la moda locale) e dai tratti da pellerossa albini. Il suo simbolo è senz'altro la sua linea ferroviaria, ma toccherà eventualmente a voi approfondire il perché. Il clima è arido, ma questo è l'unico elemento in comune con l'immaginario generato dalle pellicole di grandi come Sergio Leone: infatti Rokkusu è la città pacifista per antonomasia e i suoi abitanti sono più tranquilli di una congrega di chirichetti svizzeri ad una cerimonia del tè. Belle e affascinanti invece le divise indigene, vero fiore all'occhiello del personale ACCA del distretto.
Qui è senz'altro d'obbligo godersi il paesaggio naturalistico, perciò gambe in spalla e via di trekking fra i canyon, senza alcuna garanzia che al vostro ritorno in città ci sia qualche cinematografico saloon o qualche bella Pocahontas ad accogliervi...
La provincia di Famasu
Dopo le terre brulle e desertiche di Rokkusu, è l'ora di rifarsi gli occhi con i vasti campi coltivati della provincia di Famasu, situato al confine meridionale con la precedente provincia.
Con le sue immense e sconfinate lande agricole, Famasu è il paradiso del latifondis...ahem, volevo dire è il leader nel settore primario, fornendo circa il 90% dei prodotti di prima necessità di tutto il regno. Qui nessuno è "braccia rubate all'agricoltura" e persino gli agenti ACCA contribuiscono al raccolto. In sostanza: si lavora e si fatica per il pane e per la... comunità. Aggiungici un tasso di criminalità rasente lo zero e prezzi bassi e fissi (mi sento uno slogan di un supermercato...) e capisci subito perché tutti son felici qua.
Le attività non sono moltissime: qui o zappi la terra o ti gusti il buon vino e i prodotti locali. Vediamo se si trova qualche bell'agriturismo in zona...
La provincia di Pranetta
Dopo l'abbondanza ecco che arriva la carestia: ed è così che si fa tappa alla brulla e povera Pranetta.
Costretti dal clima torrido e desertico a vivere rintanati nel sottosuolo, gli abitanti della regione si son dedicati anima e corpo a scavare il terreno in cerca di un sogno per rilanciare la città, convinti che dentro qualche roccia ci sia il tesoro nascosto (ovvero qualche risorsa importante) di Pranetta. Vincolati a rigide partizioni di viveri e a limitazioni sul consumo di energia elettrica, nemmeno la filiale ACCA di zona se la passa bene, con tutti i fondi destinati a questi speranzosi scavi.
Vista la situazione, diciamo che la zona ha da offrirvi un particolarissimo paesaggio sotterraneo, tante brave persone e, perché no, un rigido allenamento intensivo per dimagrire allegramente in miniera. E vai con la hit dei nani di Biancaneve: "Andiam, andiam, andiam a lavoraaaaarr" (per favore immaginatene un remix con un leit motif adeguatamente motivazionale...).
La provincia di Yakkara
Se a Pranetta non si cavava un ragno da un buco, ecco che facciamo capolino a Yakkara, la città con le mani bucate.
Ci voleva proprio una bella Las Vegas dove vivere una "notte da leoni" o rovinarsi definitivamente a livello finanziario (o di matrimonio...). Imponenti casinò illuminano la scena tutto il giorno e le scommesse sono all'ordine del giorno (oh, Jumeko Jumeko cara, qui staresti benissimo...). Ma non pensate male di Yakkara, hanno solo fatto di necessità virtù, giocandosi bene l'enclave nel territorio di Pranetta. Ah, dimenticavo di dire che qui le uniformi ACCA sono in stile cowboy!!
Mi pare scontato sottolineare quale sia l'attività preponderante in zona, ma credo fortemente sia il gioco d'azzardo. Ah, non vi piace e non lo trovate nemmeno etico? Non fate a me la morale e passate oltre, guastafeste...
La provincia di Furawau
Messi alle spalle tutti questi deserti, è giunta l'ora di approdare alla splendida oasi di Furawau, posta a sud dell'isola.
Un meraviglioso e lussureggiante distretto in cui aleggia nell'aria un dolce sentore di fiori (beh, il nome Furawau è la traslitterazione romaji di Flower...) e che strizza l'occhio a grandi città mediorientali come Dubai e Abu Dhabi. Evidentemente l'area più ricca di tutto il regno, piena di risorse e che da sola incide sensibilmente sul PIL di tutta la nazione, essendo il più grande produttore e distributore di petrolio. Ma non è tutt'oro quello che luccica (cioè probabilmente sì, ma questo oro ha un prezzo), infatti si riporta che lavorare nella filiale ACCA del distretto possa far perdere gran parte delle proprie sicurezze...
Ma da turisti non è che sia questo gran cruccio, infatti, l'atmosfera arabeggiante, i profumi floreali e gli splendidi e articolati complessi architettonici sia antichi che moderni sono un biglietto da visita sufficiente a convincere chiunque a farci una capatina. Ma non stuzzicate il loro orgoglio...
La provincia di Hare
A questo punto è arrivato il momento di remare verso sud per approdare sulle isole della provincia di Hare.
La principale caratteristica della zona è data senza dubbio dalla solarità e longevità dei propri abitanti (l'incubo del sistema pensionistico del regno di Dowa...), con alcuni che addirittura si dice abbiano assistito al periodo del colpo di stato. Le condizioni climatiche rimandano in modo evidente alle isole tropicali, con tanto di rigogliose palme qua e là a confermare la tesi. Gira voce che il mantra dell'area sia "Scialla!" e anche le divise dell'agenzia qui hanno abbandonato qualsiasi formalità.
Siamo su un'isola tropicale, la gente è allegra e il clima conviviale: meglio di così...
La provincia di Jumoku
Torniamo sulla "terraferma" e raggiungiamo il petto del nostro uccellino, facendo tappa a Jumoku.
Si dice che ogni paese abbia i propri pesi e le proprie misure e quelle di Jumoku tendono ad essere alquanto sovradimensionate. In questo distretto tutto è in formato "extra large", dalle porzioni di cibo (roba che farebbe impallidire il più ardito Adam Richman in circolazione) fino alle persone, con una statura media fissata sui 2,15 m. Persino i prodotti agricoli escono fuori in taglia "oversize" (gli abitanti giurano che non siano prodotti OGM e in effetti non mi pare di aver visto fragole polilobate, ma Famasu resta sospettosa...).
Diciamo che qui non si disdegna il turismo gastronomico (vedesi nota sul "BassWood"), anche solo per intasare Instagram di foto spam. So bene che quando ho parlato di gente dalle dimensioni considerevoli, qualcuno avrà pensato subito alle proporzioni di certe dotazioni. Beh, non ho approfondito e non intendo farlo, questa è una guida seria (più o meno...).
La provincia di Suitsu
Ed è così che si passa dalla vastità delle porzioni alle restrizioni più stringenti, entrando all'interno dei confini della provincia di Suitsu.
Ahhh, che belle le autarchie... Entrare nell'area di Suitsu è come fare un salto indietro nel tempo per tornare ai tempi della Parigi pre-rivoluzionaria. Divario sociale fra nobili e popolani, malcontento comune e forte repressione sono gli ingredienti perfetti per descrivere questo angolo di regno in cui le lancette hanno smesso di muoversi (basta vedere le uniformi...). Le forti limitazioni sia in ingresso che in uscita sono il chiaro messaggio a non immischiarsi negli affari interni del distretto.
Di turistico ha ben poco e sarebbe consigliabile glissare, a meno che non siate fan nostalgici dell'ancien regime o non siate ancora usciti dal personaggio del vostro ultimo cosplay di Arno Dorian.
La provincia di Dowa
Restando in tema coi paesaggi urbani che rimandano al passato, è giunta l'ora di entrare nel cuore pulsante del regno, ovvero il distretto centrale di Dowa.
Nonostante le architetture cittadine rimandino a Suitsu, l'atmosfera locale è totalmente diversa, data la natura apertamente turistica del distretto. Qui risiede la famiglia reale e ciò si riflette sensibilmente sull'apparenza dell'area e dei propri abitanti, compresi quelli che lavorano presso la sezione ACCA di zona, piuttosto simili a vere e proprie guardie reali.
A parte la bellezza degli scorci urbani puliti e caratteristici, il vero fiore all'occhiello dell'area della vecchia capitale è dato indubbiamente dalle sue eleganti e golose patisserie, fonti di molteplici e copiose sbavate nei pressi delle varie vetrine. Se si capita nel giusto periodo dell'anno, si possono beccare gli sfarzosi festeggiamenti per il compleanno del re, con la possibilità di visitare il castello reale.
La provincia di Korore
Salutata la famiglia reale, saliamo lungo il collo del nostro passerotto e raggiungiamo la provincia di Korore.
A Korore non ci sono sicuramente problemi di quote rosa, infatti, qui molte donne hanno uno status elevato, ricoprendo la maggior parte degli incarichi più prestigiosi e occupando anche i ranghi più elevati della filiale ACCA locale. Un manifesto della gender equality dannatamente elegante ed efficiente. Per quanto riguarda il profilo urbano, le somiglianze con le città sul Danubio (come ad esempio Budapest) si sprecano, a partire dagli edifici asciutti ma raffinati, fino ai numerosi ponti sparsi per la città.
Si, si, è la città con l'amministrazione perfetta, ma cosa è che la caratterizza veramente? Oh, mon ami, c'est facile...le chocolat. Tavolette, praline e quadratini sono la miglior cartolina per il distretto, stuzzicando gli occhi e la gola. Che dire, qui si trattano bene...
La provincia di Birra
Siamo finalmente arrivati alla testa del nostro uccellino, ovvero a Birra, la provincia più a nord di tutto il regno.
Caratterizzata da un clima freddo, quasi fermo in un perenne inverno innevato, Birra sembra uscita da una palla di neve. A causa del clima rigido, la produzione agricola si è dovuta concentrare su patate, orzo e segale, data l'impossibilità di affidarsi al grano. Ma l'esportazione principale della zona sono senz'altro gli alcolici (altro nomen omen...), davvero ottimi per scaldarsi con tutta quest'aria gelida.
A birra c'è tanta ma tanta neve, quindi o si passa il tempo a fare battaglie a palla di neve come in un film natalizio di Tv8 o ci si dedica anima e fegato a saggiare i liquori e le birre locali (Si scia? Eh, Boh...). Ah, inoltre pare che i cappelli e le sciarpe della filiale ACCA di zona siano davvero popolari, un'ottima idea per geolocalizzare i vostri souvenir.
La provincia di Badon
Siamo giunti al termine di questo walkthrough del regno di Dowa e approdiamo quindi alla capitale Badon.
Scelta come capitale a seguito degli eventi del colpo di stato che portarono alla nascita dell'agenzia ACCA, Badon è la città più moderna del paese. Con un design che strizza l'occhio alla Grande Mela, grazie ai suoi grattacieli e alla sua collocazione geografica (tratteggiata nell'immaginario locale come una foglia in bocca al pennuto), questo distretto ospita la casa del nostro Jean, nonché la sede centrale dell'ente che dà il nome alla serie (si racconta però che, a dispetto della difficoltà dell'esame di ammissione, si guadagni meglio nella filiale ACCA di zona che qui).
Con tutti i pregi e i difetti delle grandi metropoli, resta comunque dei territori più sani e tranquilli della nazione. Nel distretto si possono trovare molti luoghi di ristoro iconici e, inoltre, ospita la boulangerie che fa da tappa fissa del nostro protagonista (ma anche di altri "turisti"...), con le sue grandi e deliziose...fette di pancarrè??? (Ah, e vendono pure il pane in lunghezza...)
Curiosità
- La mangaka Natsume Ono pare abbia dichiarato di aver disegnato ACCA a partire dalla volontà di disegnare svariate uniformi.
- Oltre alla serie e il suo "sequel/special" P.S., l'autrice ha scritto anche uno spin-off "Badon", nel quale racconta di quattro ex-detenuti di Yakkara che aprono un negozio di tabacchi a Badon.
Regards
Siamo arrivati alla fine di questo improvvisato tour, a metà fra una wikia e una guida turistica, uscita da una versione pezzotta di turisti per caso.
"Perchè ho deciso di farla?"
Volevo portare qualche approfondimento sul sito, tuttavia non volevo che fosse una semplice pagina a mo' di Wikipedia, ma desideravo che fosse più leggera e scorrevole, pur potendo restare un piccolo punto di riferimento a suo modo solido.
Ho preso in esame ACCA 13-ku kansatsu-ka a causa del suo eccellente worldbuilding, di cui ahimè si trova tutto in modo un po' dispersivo (forse nelle pagine jap si trova più roba, ma non sono facili da tradurre), inoltre qualcuno potrebbe interessarsi alla serie e magari recuperarla.
Vabbè, ho finito. Se lo stile vi è piaciuto o l'idea vi interessa, potrei portare qualche altro approfondimento (magari più serio e non per forza geografico), comunque è la mia prima volta che provo a redigere un articolo simile, quindi...
...SIATE GENTILI...
Assieme ad una GIF ipnotica di Jean, vi lascio soltanto un'ultima domanda:
Quale fra queste province vi ispira di più? E perchè?
N.B. Il materiale iconografico sulle province è stato reperito grazie al sito acca-anime.com, opportunamente editato e tradotto da cani dal sottoscritto.

TV - 2017 Inverno - 12 episodi
La storia è ambientata nel regno di Dowa, un grande paese nel tempo...
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@Sasuke fa piacere sentirlo
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