Alexius de Parthenope il 21/11/2022
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(VISUAL NOVEL) Le mie impressioni a caldo su “fault - milestone one”TRAMA
Un misterioso gruppo di assalitori sta mettendo a ferro e fuoco il castello di Rughzenhaide con l’intento di uccidere la giovane principessa Selphine; la sua guardia del corpo Ritona, ormai messa alle strette, per salvare sé stessa e la sua protetta decide di utilizzare una magia di teletrasporto per allontanarsi dal castello, ma qualcosa sembra andare storto ed entrambi finiscono per ritrovarsi in un luogo sconosciuto, nel bel mezzo di un bosco. Inizia così l’avventura delle due giovani ragazze: dove sono finite? riusciranno a trovare il modo per tornare a casa sane e salve? chi è l'enigmatica ragazza di nome Rune che si è offerta di aiutarle?
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ESPERIENZA DI GIOCO e IMPRESSIONI:
Era il 2016, da poco mi ero addentrato nel mondo delle visual novel, e tra i vari titoli suggeriti che mi trovai dinanzi e che presi d’istinto c’era anche il primo atto di “fault”, ma per qualche motivo, non me la sentii di giocarlo subito … gli anni passano, grazie a varie opere pian piano mi faccio una cultura del media e finalmente, in una fredda settimana di autunno, mi decido che è il momento di ripescare il gioco per provarlo.

Se dovessi descrivere come è stata la fruizione di quest’opera direi principalmente “dolce-amara” per non dire a tratti “frustrante”, per una serie di motivi:

▪ gli sviluppi - sebbene a livello di concept e tematiche sia un valido titolo, la sensazione che ho avuto nel seguire l’evoluzione delle vicende è che il tutto fosse un po’ forzato, come il fatto che le protagoniste, superstiti di un brutale assalto e lontane dal loro luogo di origine, si ritrovano a girare per le strade di una città a loro sconosciuta temporeggiando, finendo anche per lasciarsi al divertimento tra shopping, mangiate e bevute, insomma un’aura un po’ lontana se considerate le premesse, a cui va a pesare la consistente deviazione che è in realtà il cuore di questo atto, Rune e le vicende della famiglia Zhevitz, e la risoluzione del problema che vede come protagonista la suddetta ragazza non è che mi abbia pienamente convinto …;

▪ la scrittura - di primo acchito mi è sembrata immatura, con una narrazione a tratti didascalica, che passa da prima a terza persona a più riprese (discutibile la scelta di esternare i pensieri di personaggi non protagonisti della scena), ritmo un po’ sbilanciato (nel primo capitolo si ha un repentino passaggio dal bosco alla città), gestione delle informazioni a livello narrativo discutibile (altalenando tra un’evasività forzata e l’anticipare degli elementi che compromettono l’effetto sorpresa), sospensione dell’incredulità messa più volte a dura prova (complice una caratterizzazione un po’ debole, tipo la principessa che sa cucinare -essendo in genere un compito della servitù, uno giustamente non se lo aspetta-), una gestione del mood un po’ ingenua (come già anticipato ne “gli sviluppi”, si passa dal dramma a sorrisi e baldoria in un batter d’occhio), presenza di spiegoni e di prolissità tali da rovinare certi momenti (l’impatto emotivo viene eclissato da una certa artificiosità), ricorrente inapplicazione dello “show don’t tell”, testi, pensieri e dialoghi poco armonici e a tratti poco convincenti … insomma con il riscontro di tutti questi problemi, per dirla breve, per me in questo titolo l’arte del “saper narrare” viene meno;

▪ la regia - nonostante ci siano delle notevoli eccezioni (sotto questo aspetto, il confronto tra Ritona e una degli assalitori è probabilmente il punto più alto dell’opera, con i movimenti di camera che seguono la comparsa dei vari elementi nella CG, il tutto supportato efficacemente da effetti sonori e da una delle -a mio parere- migliori BGM di tutto il gioco), l’aspettativa che si era venuta a creare con un inizio spumeggiante è stata disattesa da una generale placida mediocrità, con casi di transizioni poco marcate (ad esempio con un rapido schermo bianco e zoom-out del fondale), talvolta abusate, senza riportare variazioni significative (stessi personaggi e stesso fondale) o prive di stacchi netti particolari (effetti sonori o cambio di musica);

▪ la gestione della musica - come accompagnamento in generale la colonna sonora ha delle tracce discrete (alcune direi buone) ma non sempre le ho trovate opportune al contesto (qualcuna troppo vivace per i momenti calmi, e le variazioni non sempre sono presenti in base all’evoluzione del dialogo -se questo si fa serio, la permanenza di una traccia allegra è inopportuna-), e in alcune scene la musica è inspiegabilmente del tutto assente (in mancanza di un contesto -momento di grande tensione-, l’assenza di effetti sonori -e in questo caso pure del doppiaggio- le rende di fatto piatte, inespressive);

▪ la traduzione in italiano - il numero di visual novel fruibile nella lingua nostrana è veramente esiguo, per cui non sarebbe esagerato definire la disponibilità in italiano di quest’opera un’assoluta rarità nel panorama dell’offerta di questa nicchia videoludica, ma a quanto pare per ogni cosa bella sembra esserci una altrettanto brutta … l’opera è infatti costellata, dall’inizio alla fine, di errori di varia natura (principalmente sintattici e ortografici), un problema che interessa pure certi momenti chiave e che quindi mina l’immersività della lettura; un altro elemento opinabile è l’adattamento, dal tradurre 1:1 certe espressioni (tipo “That hit the spot!” tradotto come “Quello ha colto nel segno” piuttosto che “Era proprio quello che ci voleva”) al trasporre lo slang come un regionalismo tosco-romanesco (apprezzabile lo sforzo, ma ammetto che il risultato mi ha lasciato un po’ stranito); considerando ciò che ho riscontrato, la sensazione che ho avuto è che il lavoro non sia stato sottoposto a un accurato controllo prima di essere integrato al gioco;

▪ piccoli problemi vari - mappa delle shortcuts non pervenuta (a qualche funzione è stato associato un tasto inusuale), il sistema di backlog è un po’ scomodo (piuttosto che scorrere velocemente le righe precedenti si deve ripercorrere a ritroso le varie scene) e se si cambia la lingua durante la sessione di gioco (come è capitato a me per fare dei confronti tra la versione inglese e quella italiana) non si possono leggere le righe precedenti rispetto a quella in cui è avvenuto il cambio di lingua.


Avendo comprato anche il secondo atto di “fault” (al momento non disponibile con la lingua italiana) a breve vedrò di recuperarlo nella speranza di riscontrare una qualche maturazione tecnica, se dovessi invece imbattermi negli stessi problemi non so se sarei disposto a recuperare sia i prequel che l'imminente sequel …


Se siete interessati, potete trovarla sia su Steam (è disponibile la demo) che su Switch/PS4.
Steam: https://store.steampowered.com/app/286260/fault__milestone_one/
OP: https://www.youtube.com/watch?v=mvuWlqxtB7A


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